1 ora al Giorno per me

1 ora al giorno per scrivere. É fantastico. La CapoCondomina ha stabilito 1 ora e cosi sará. Avró un’ora tutta per la scrittura. Scrivere solo di quello che desidero, parole che abbiano senso per chi sta cercando un senso.

Per le altre Condomine e per altri potrá sembrare senza senso: “ solo un’ora” eppure per me quel tempo sara triplicato.

Gia da un’ora prima mi prepareró a quell’ora di scrittura, solo per me. Vivró quell’ora intensamente e dopo resterá quella sensazione di pienezza per almeno un’altra ora. Chi puó avere cosi tanto tempo a disposizione? Un tempo dedicato a ció che profondamente si ama?

Saró attenta a che nessuno lo disturbi o lo danneggi, avró la cura di prepararmi e accogliermi pienamente, ci saró con tutta me stessa e non lasceró i pensieri tristi ad aspettarmi o le difficoltá che mi assillano, oppresse dentro una scatola senza luce: porteró tutto con me e insieme in quell’ora scriveró.

Chi puó permettersi cosi tanto tempo per sé? Spegneró il cellulare e staccheró la connessione e lasceró la parola al vento che dialogherá con le difficoltá e i pensieri tristi, e giocherellone com’e li porterá lontano per mostrare loro nuovi orizzonti. Il foglio bianco pronto e accogliente aspetterá che le parole si posino leggere come fiocchi di neve o pesanti come grandine, disordinate come la bufera o aride di pioggia.

All’inizio guarderó l’orologio tremante con il timore che questo tempo non sará abbastanza. Poi osservando i secondi e i minuti procedere, capiró che dovró camminare con loro essere parte di loro per 1 ora.

Saró felice di questo tempo, lo cureró coltivandolo giorno per giorno per ritrovarlo florido anche domani.

Chissá se le altre Condomine saranno felici di questa unica ora giornaliera e, come la useranno?

Oggi ho bisogno della Poesia

Oggi ho bisogno della poesia
Mi rifugio nel mio spazio solitario e lentamente e profondamete inizio ad inspirare parole che calmino mente e gambe. Ho bisogno della Poesia per ripristinare le funzioni del cuore infiammato, appassionato che vuole tanto, chiede incessantemente ma ha bisogno di tregua. Fuggo dal frastuono dei pensieri per trovare quiete nelle parole scelte. E mi accoglie lei che sa capirmi sempre, lei alla quale non devo spiegare niente e conosce il groppo in gola, sempre piu grosso. Respiro diafframmaticamente mentre mi offre il rigo, bianco, pulito. Lo guardo e lo lascio bianco immacolato, la spiaggia al mattino prima dei passi, prima delle orme dei gabbiani. Mi godo questa scelta aspetto di lasciare la mia impronta, aspetto di trovare la mia parola. Oggi é sofferta e non vuole farsi vedere, tesa. É sul rigo, é sulla corda di violino. Eppure ho bisogno di vedere il rigo ancora bianco, ancora immacolato e scegliere di non lasciare impronte. Ho bisogno che la Poesia oggi si faccia silenzio per calmare il cuore che corre che vuole che desidera che ama che pretende. Ho bisogno che la Poesia sia solitaria e silenziosa e dia ossigeno ai muscoli contratti tra affermazioni e contraddizioni. E la Poesia mi accoglie benevola, disponibile ad ogni mio bisogno senza domande, senza contropartita, senza appuntamento o biglietto, senza controllo, senza attesa. Il rigo bianco immacolato si lascia accarezzare, un vento leggero sulla sabbia. Il respiro si fa tranquillo senza affanno. Nella laguna barchette di giornali di carta solcano le onde leggere e le parole sono pronte, tranquille in attesa anche loro si godono il prossimo approdo. Ho bisogno deella poesia del rigo bianco oggi, l’oasi dissetante prima di riprendere il cammino.Un giorno per non correre ma volare senza meta, solo per il gusto di volare e godersi il cielo e tra il rigo bianco fatto di respiri vedo sfilare parole e virgole in una nuova Poesia.

Abbiamo paura della nostra Poesia

Abbiamo paura della nostra Poesia
Anche io ho provato e vissuto la stessa paura. Molti hanno paura della propria Poesia. Non hanno mai avuto l’opportunitá di sperimentarla, leggerla. Il piu delle volte nessuno glielo ha insegnato. Conoscere la propria poesia interiore é una consapevolezza imprenscindibile nella vita, eppure per lo piú la personale poesia é ignara ai suoi propietari. Esiste un distacco emotivo grave e colmarlo da adulti é ancora piu difficile. Da tempo la poesia é stata messa lentamente in un cantuccio affibbiandole ‘etichette’ come noiosa, inutile, non al passo con i tempi dei social. I piu abili, comprendendola pericolosa, l’hanno bollata come robetta da poco adatta per i perdenti, tristi, depressi e solitari, mentre noi tutti in questo secolo dobbiamo essere felici social e vincenti. La Poesia – dentro di noi – tuttavia non demorde e rimane lí in nostra attesa e da adulti – meglio tardi che mai –(qualora non si abbia la straordinaria fortuna di inontrarla sin da giovani) iniziamo la sua scoperta. Piano timorosi, spesso perché qualcuno suggerisce una frase – magari grazie ai social – capita che un film menzioni un passo di una particolare poesia. Piano, iniziamo a conoscere quella degli altri, quella che é finita nei libri delle biblioteche e prima girando per il mondo tradotta in svariate lingue. Quella che leggiamo é la poesia personale di qualcun altro scaturita da una lettura interiore del mondo esteriore vissuta personalmente, una poesia del sé attraverso la lente della vita. Leggere la nostra mentre la scriviamo é un altro passo che a tutti auguro, ma che richiede fiducia e amore per sé stessi. Fiducia di guardare dentro il nosro sé e leggere quella tenebra che spaventa, dura, violenta come un pugno nello stomaco, confusa perché non la riconosciamo, potrá essere una poesia d conforto o di speranza, o altre saranno di ribellione. Non leggerla mancheremmo a noi stessi. Amare la nostra poesia sará amare la persona che siamo nelle parole felici come in quelle appassionate e in quelle da animale – umano – quali siamo, potranno essere parole di rabbia eppure saranno le nostre, e potranno essere di dolore e ci cureranno quando sul rigo scorrerrano su un lago salato. Praticare la poesia é guardare con amore e veritá la nostra vita, non abbiate paura di incontrare e leggere la vostra Poesia. Iniziate: basta una penna e un foglio di carta.

Poesie di Natale sotto l’albero

Poesie di Natale sotto l’albero
Alcuni mesi fa nessuno avrebbe previsto che avremmo fatto il Natale tutte insieme. Dalla cantina al primo piano e poi nel limbo e dopo a casa. A costruire la nostra nuova casa, insieme. Siamo diverse. spesso ci ritroviamo su posizioni opposte, ma il regalo del nostro Natale é proprio ritrovarsi, comprendersi anche se abbiamo visioni diverse, punti di vista divergenti, stiamo imparando che questo sta allargando il nostro orizzonte. Ci siamo scambiate un regalo per festeggiare questo avvenimento. Io ho regalato Poesie, CapoCondomina biglietti del cinema, Innamorata ha regalato un rossetto a ciascuna e Ribelle che non ama i rossetti si é placata qando ha verificato che era un mat naurale. Eterna-Adolescente ha regalato un gioco di societá e Ribelle ha regalato libri in linea con il suo corso di autocoscienza. É stata una giornata calda, confortevole, ricca di serenitá. Il libri di poesia che ho regalato sono diversi, tutti poeti moderni alcuni proprio recenti : Rupy Kaur – Milk and honey – non e un libro di poesia facile, ma quale lo é? É diviso in quattro parti ferendo, amando, spezzando,guarendo. Ho regalato Pablo Neruda – Tu piccolo infinito – a Innamorata che é molto di piu di una raccolta di poesie per innamorati, e a Eterna-Adolesente ho regalato Khalil Gibran – Amicizia – e Mayaa Angelou – I Know Why the Caged Bird Sings – per Rilbelle un esempio di donna che in questo libro (la prima dele 7 autobiografie) parla di maternitá, la ricerca dell’indipendenza e la dignita personale di donna. Ho tanti poeti ancora da scoprire e se ne avete qualcuno da suggerire postate qui! Il nostro Natale e un curioso giorno sereno e credo che per la Capocondomina il dono piu inatteso sia questo ritrovarsi all’interno del condominio scoprendo, conoscendo, riconoscendo le altre Piú che una pace sancita c’e un riconoscere che eé stata una battaglia inutile ma allora nessuna di noi lo sapeva. Se guardo al grande dono che abbiamo ricevuto con quel periodo di crisi, ogni regalo impacchettato nella sua carta dorata sfigura. Sarebbe il caso di scambiarci molti grazie per la capacitá di ognuna di noi di muoverci l’una verso l’atra. Ecco questa é stata una poesia.
Quando ero piccola il Natale rappresentava per prima cosa la Poesia da recitare il giorno di Natale, imparata a memoria nelle settimane precedenti e provata piu e piu volte a scuola e a casa, sempre di nascosto per la sorpresa (nota a tutti infine). É stato quello il momento in cui io e la poesia ci siamo incontrate. Abbimao iniziato a parlare.

Un rifugio accogliente per le differenze

Un rifugio accogliente per le differenze
Ci sono giorni in ci ho bisogno di isolarmi. Chiudere tutto il resto del mondo fuori e guardare dove sono. Ho bisogno di stare lontana da giornali, libri dalle attivitá quotidiane dal cucinare, lontana dal cellulare e dal computer dall’osservare dall’ascoltare dai mezzi di trasporto e dalle file al supermercato, ho bisogno di stare lontana dai video dai social network dallo shopping. Sento l’esigenza di stare totalmente isolata da un infinitá di input che quotidianamante arrivano, stare lontana dal fare, stare sola. Allora quando questo accade mi faccio un bel regalo sto tutto il giorno in casa sola nella mia camera e lascio che il tempo scorra senza fatica senza orologio senza attese o impegni. E in questa condizione ottimale lascio che i pensieri turbinosi fluiscano agevolati dalla pioggia o da sole, dal vento che soffia forte. In quella giornata di lontananza arriva quel silenzio attivo e ricettivo che porta parole fresche di ragionamento, pulite dalla patina di atti e abitudini mentali, comportamenti schematici. Allora le parole diventano chiare restituendomi il pensiero nella sua luciditá e purezza. Questo rifugio accogliente é un luogo personale attraverso il quale sperimento sbaglio provo e riprovo. Spesso questo momento dalle altre condomine non viene compreso e erroneamente percepito come un non voler condividere o peggio non voler essere parte del condominio. É l’accettazione delle differenze che permette lunghe relazioni. Tuttavia questo aspetto non viene minimamente preso in considerazione e, senza comprenderlo, é il punto di maggior rottura nelle relazioni, di qualsiasi genere. Il piú delle volte le differenze sono vissute come ostacoli da modificare se non addirittura da eliminare, perdendo risorse spesso inestimabili delle persone, arrivando all’appiattimento della propria personalitá a vantaggio di una relazione che andra nel tempo inevitabilmete a deteriorarsi. Proprio partendo da questa solida base: il rispetto, l’accoglienza delle differenze e diverisitá le relazioni avranno un futuro e pensando alla Nostra relazione, il condominio potra andare avanti e avere un’armonica vita da vivere insieme se saremo capaci di accogliere le nostre diversitá

Sotto i raggi del sole mentre piove

Sotto i raggi del sole mentre piove
Il mio giorno di totale libertá é stata un arcobaleno di emozioni. Libera da tutto: lavoro incontri attivitá, libera di liberare la mia passione senza guardare l’orologio, libera di seguire un pensiero curioso o errabondo. E cosi é stato. Sono uscita a fare una passeggiata al parco, il sole filtrando tra le chiome degli alberi mi ha regalato luci autunnali e il rosso vendemmia. Improvvisamente ha iniziato a piovere lentamente le goccioline appena nate e quel tripudio di colori mi hanno fatto stare con la bocca, piena di meraviglia, in un continuo ohhhhhh… E mentre pioveva il sole giocava facendo capriole..
Anche quando ho gia pianificato di cosa scrivere talvolta mi lascio incuriosire da un idea scaturita da quello scrivere, che pretende ascolto. Ma non dovrei prestargli atenzione ma questo pensiero e lí, insiste. Provo ad andare avanti ma si piazza lá e non mi fa mettere ne virgole, ne ma, ne un quindi, e sto con la penna sospesa o con le dita ferme sulle lettere della tastiera. Ma niente, occupa impertinentemente lo spazio sulla pagina iniziata. Non posso fare altro che assecondarlo e scopro che questa sirena che mi chiamava aveva qualcosa di nuovo, di bello, interessante e utile da mostrare. Scopro nuovi territori che svelano angolazioni da cui osservare quell’argomento o quel ragionamento. Cosí scopro che mi piace prendere nuove strade, e seguire quel pensiero inopportuno che mi conduce a conclusioni che mi sorprendono e non avevo considerato. La pagina si fa strumento si mette a disposizione offrendo nuove soluzioni. É in quel momento che inizia a piovere mentre il sole continua a risplendere tra le foglie rosso vendemmia, piove inaspettatamente e tutto é perfetto e penso che non sarebbe stato cosi bello se ci fosse stato solo il sole. La pioggia ha arricchito la bellezza della luce del sole e la pioggia non avrebbe avuto quella brillantezza senza i raggi del sole. Una strada inattesa e sceglierla per scoprirla é un opportunitá che prima non mi permettevo. Ora lo faccio.

Cadute creativitá e un vento di cambiamento

Cadute creativitá e un vento di cambiamento
Tutte hanno avuto il proprio giorno. Ciascuna potrá fare quello che desidera. La primavera con il suo vento di cambiamento e arrivata in anticipo in un novembre veloce e proiettato verso l’inverno.
Questo vento mi piace aiuta la contaminazione tra di noi, come un polline che vola da un fiore all’altro e crea inattesi innesti di idee con straordinarie varianti. Le pareti del condomiio mi sembrano gia meno grigie.
Io ho un giorno, tutto per me, e ho anche una stanza tutta per me. Posso lasciare aperto un libro senza che nessuno lo rimetta al suo posto, appendo sul muro gli appunti o un post-it giallo per tenere viva un’idea davanti al mio sguardo. Scrivo nel silenzio e nella creativitá dello spazio liquido che si adatta ai miei pensieri. Si, avere una stanza tutta per sé e alla base di qualsiasi crescita (Virginia Wolf l’ha detto circa 90 anni fa), lo spazio ti accoglie e si fá per te strumento flessibile per ció che vuoi.
Quindi apro le finestre in questo novembre frizzante come un marzo allegro e spensierato, per farmi attraversare da questo vento ricco di polline e semi da piantare, e quindi scrivo, di tutto: del vento e del cambiamento dell’imperfezione che rende speciale la perfezione.
Allungo lo sguardo come mia abtudine e mi coinvolgo con l’orizzonte. Una nuova creativitá ferve al condominio. Il gioco ad incastro ha prodotto una attivitá frenetica ma divertente e anche se non sono interessata ai loro impegni, mi divertono e prendo spunto dal loro correre, affaccendarsi organizzare, preparare attivitá diverse ma che hanno uno scopo comune: essere felici e divertite. Ognuna lo é a suo modo e stanno, stiamo trovando un modo creativo di collaborare.
Osservo con sorpresa questo cambiamento in particolare nella CapoCondomina che é ruscita a dare un buon impulso. Il limbo le ha fatto bene, cadere fa sempre bene, specie quando ci facciamo male. Vale molto piú di cento lezioni. Cadere e rialzarsi. Si impara a cadere e ci si allena a rialzarsi … sempre meglio. I viali in novembre sono coperti di foglie dal giallo al rosso-dorato: sono cadute per far spazio al nuovo.

La corsa alla Prioritá per Urgenze o Appuntamenti

La corsa alla Prioritá per Urgenze o Appuntamenti
La colazione di condominio é stata una divertente/intensa colazione/gioco al rialzo
Innamorata Ribelle e Eterna-Adolescente si contendevano venerdi e sabati come fossero gli ultimi giorni prima della fine del mondo, proprio come se non ci fosse un domani.
Eterna-Adolescente asseriva che per lei erano prioritari i venerdi sera e il sabato e che avrebbe lasciato la domenica totalmente libera. Innamorata che aveva le sue stesse identiche esigenze asseriva e portava avanti la stessa ricihiesta!!
Entrambe argomentavano e sostenevano le loro prioritá: conquiste/riunioni/amici/ristoranti/incontri/pub/divertimento
In questa corsa alla maggiore priorita sulla prioritá si inseriva Ribelle che riteneva come SUO di diritto il venerdi quale giorno ancora settimanale e lavorativo, e quindi da utilizzare per soli scopi professionali fornativi, per il suo incontro di autocoscienza civile!
CapoCondomina osservava tra uno sguardo alla sua tazzina di cafffe nero, uno sguardo a Innamorta e un oecchio a Eterna-Adolescente, ma leggevo nel suo sguardo veloce e la mano che girava vorticosamente il cucchiaino nellla tazzina di caffe ormai gia zuccherato e passava la tazzina
da una mano all’altra come fosse una pallina anti-stress con l’impazienza di dire e con l’indecisione di fare.
Io ero tranquilla, a nessuno interessavano i miei giorni, i lunedi o i giovedi e perfino un mercoledi. Non avevano nessuna attrattiva per loro, invece per me ogni singolo giorno o attimo, metá di un ora ha la straordinaria possibilitá di portarmi parole, riflessioni, incontrare poeti e poesia o inseguire una foglia che cade e non fa rumore come suo fratello fiocco di neve.
Mi sorprendeva la capacitá di CapoCondomina di trattenersi dall’intervenire dal dare direttive, dal minacciare, dal gestire tempi, spazi e conflitti. Eppure taceva seppur mordendosi le labbra e trattenendo la lingua e probabilmente contando sino a mille.
Si stava aprendo all’opportunita dell cambiamento e all’inevitabile frizione. Gia chi avrebbe deciso le priorita se non noi stesse?
Mi chiedevo questo mentre avevo iniziato a spalmare sul pane integrale tostato la marmellata all’arancia, quando ad un tratto CapoCondomina disse – stare arrocate sulle vostre rispettive posizioni non vi aiuterá, anche io voglio il sabato e il venerdi e non ci voglio rinunciare quindi
dovrremmo stabilire le priorita ed essere flessibili nell’urgenza! –
Non male come prima partenza, ha comunque ampi margini di miglioramento.
Sono felice di non essere parte di questa folle corsa al weekend. Ogni giorno andrebbe vissuto come unico e irripetibile come di fatto é, viverli tutti pienamente questa e la mia prioritá.

Poesie e torte: il ruolo del poeta nel condominio

Poesie e torte: il ruolo del poeta nel condominio
Per fare una torta, una buona torta dal buon profumo che si sente da lontano che abbia un gusto saporito, che mentre la mastichi, tra i denti e la lingua si percepisce ogni singolo sapore, sono necessari ingredienti freschi. Non manipolati, non lasciarti invecchiare negli scaffali. Gli ingredienti devono avere la loro specificità, e vengono aggiunti a seconda di come si devono amalgamare e della lavorazione fatta rigorosamente a mano, ovviamente.
Ma io cosa ne posso sapere di torte se sono una Poetessa? Scrivere una poesia non è fare una torta.
Sì, si mi sono svegliata con questo dubbio amletico stamattina, se, e come noi del condominio potremo mai amalgamarci bene per fare una torta perfetta. Una poesia che non si dimentica. Per me sono la stessa cosa gli ingredienti: Le parole le virgole gli spazi, lettere maiuscole e minuscole e poi l’abbinamento come sole e vuole, la farina le uova il limone lo zucchero la cannella gli albumi montati a neve un pizzico di sale il latte e pian piano per entrambi sia la torta che per la poesia prendere il verso giusto per amalgamare parole e farina. Gestendo tempi e spazi La torta arriverà ad avere la giusta fluidità e le rime con o senza bacio scivoleranno tra le labbra dei loro lettori più o meno come la torta. Io non so niente di torte e poco di poesia ma scrivo poesie e faccio torte, ma ho capito un aspetto importante per scrivere una poesia e fare una torta é necessaria molta attenzione per non sbagliare le dosi, perché abbia un gusto da assaggiare e da sentire, perche sia nutrimento per lo stomaco e cibo per la mente. Si, credo che preparerò una torta per la colazione del condominio sarà un ottimo inizio con la torta, e per la poesia vedremo che parole sceglieranno le condomine.

Scrivendo una nuova poesia corale

Scrivendo una nuova poesia corale
Siamo tutte a casa e ora inizia la nostra poesia corale, inziando il viaggio, quello vero.
Qualcosa é cambiato, percepisco un filo di condivisione che sta unendo le nostre diversitá. Da questo momento tutte noi possiamo scrivere la nostra poesia, ognuna di noi portando la sua unicitá. E sarà proprio questo, la diversitá dei nostri bisogni delle nostre méte che lo renderá davvero poetico. Eterna-Adolescente dirá avventuroso, Ribelle lo definirá altamente democratico e Innamorata lo metterá nei suoi 102 articoli.
Si, una nuova Poesia, quella che solo noi possiamo scrivere, l’unica possibile. Siamo tutte diverse e tutte con desideri sogni e bisogni differenti. Il viaggio, da ora in poi, sarà interessante e ricco di sorprese, di profonda ascolto e accettazione. Già accettazione. Quanto siamo pronti ad accettare la nostra diversità, fare spazio accogliendo quella parte diversa. Quanto sono disposta a dare della mia esigenza di solitudine di riflessione, di confronto con le mie parole, di gioco con le mie frasi, cosa sono disposta a cedere, della mia osservazione/creazione, alle altre? In favore di cosa? La CapoCondomina ha lasciato segni pesanti sulla nostra storia e non sará facile scrivere questa Poesia Corale. Tuttavia sento questo filo che mi porta verso tutte loro. Una nuova consapevolezza é arrivata e le guardo, tutte, come se guardassi un’opera d’arte. Nuova insolita che ha tanto da dirmi.
Possiamo partire da questo?
La CapoCondomina è arrivata al suo primo livello di consapevolezza è stata male è arrivata nel limbo distrutta. É franata su se stessa, un castello di sabbia risucchiata dalle onde sulla battigia. Insieme abbiamo riunito i granellini di sabbia, li abbiamo saldati con le nostre energie.
Siamo ora di nuovo a casa. Qualcuno ha detto che si puó iniziare un viaggio quando siamo pronti a ritornare a casa. CapoCondomina e noi con lei siamo partite per il nostro viaggio nel limbo. Ora siamo ritornate e possiamo ripartire.
Dove ci porterà questo viaggio? Circola in punta di piedi questa domanda nellle tre stanze e nel corridoio, timorosa, questa domanda, di chiedere la metà del viaggio. Una meta che tutte noi già conosciamo: partenza verso la vita. Siamo ora una di fronte all’altra chiedendoci, ascoltandoci, premurose nel chiederci cosa ci piace.
A breve di comune accordo, elemento di reale innovazione, non faremo una riunione di condominio ma una nuova colazione di condominio.
Abbiamo scelto la domenica mattina perché dopo le tenebre della notte, confortanti, o pensierose, rilassanti o pesanti di pensieri, una buona colazione di condivisione é quello che fa partire nel modo migliore la giornata e la nostra poesia.